mercoledì 22 maggio 2013

I dati definitivi del 2012 di Continental Autocarro: truck e bus in caduta libera...

Il 2012 del comparto autocarri pesanti e autobus si è concluso con un pesante calo nelle immatricolazioni: rispettivamente -41,4% e -34,5% rispetto al 2011. Lo indica un’analisi di Centro Ricerche Continental Autocarro. Colpa della crisi che penalizza i consumi, e dito puntato anche sui continui aumenti del gasolio. Unica soluzione, al momento, per avviare una prima inversione di tendenza: l’inevitabile invecchiamento del parco circolante e l’inderogabile necessità di acquistare automezzi nuovi

Continui rincari del gasolio, le aziende di gestione flotte e autotrasporto reagiscono come possono. E lo specchio dellacrisi dei consumi si riflette con una caduta libera nelle immatricolazioni. E’ quanto indica, in questi giorni, un report elaborato dal Centro Ricerche Continental Autocarro relativo all’andamento immatricolazioni Truck & bus per il 2012.

 
Dati alla mano, evidenzia l’analisi Continental Autocarro, nel 2012 le immatricolazioni di autocarri con peso totale a terra superiore a 3,5 tonnellate sono state 4.539, con una diminuzione del 41,4% rispetto al 2011. Sempre nel 2012 le immatricolazioni di autobus sono state 2.322, con un calo del 34,5%rispetto all’anno precedente.

Questo indica che la diminuzione nelle immatricolazioni di autocarri pesanti e bus, l’anno scorso, ha raggiunto valori pressoché doppi rispetto a quanto fatto registrare dal comparto autovetture, che secondo i dati Unrae nel 2012 ha segnato un -19,8% rispetto al 2011.

Regione per regione, solo il Trentino – Alto Adige ha evidenziato un segno positivo (+51,2%). In tutte le altre regioni, le immatricolazioni Truck sono crollate, con cali che hanno raggiunto addirittura il -71,2%(Valle D’Aosta).
Altrettanto negativo, seppure leggermente meno drammatico, il bilancio immatricolazioni Bus, che nel 2012 sono cresciute soltanto in Molise (+7,7%), Piemonte (+19,3%), Puglia (+39,5%), Sicilia (+33,3%) e Trentino - Alto Adige (+12,5%).

Quali sono i motivi di questo crollo nelle immatricolazioni di autocarri pesanti e autobus? Secondo Centro Ricerche Continental Autocarro, tutto va ricondotto alla crisi economica che incide in maniera pesante sul comparto autotrasporti, settore già notevolmente penalizzato dai continui rincari del gasolio.

“Vi è però da dire – aggiunge Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT – che nel caso degli autocarri pesanti il calo del 2012 segue un leggero aumento (+5,7%) registrato nel 2011, anno in cui evidentemente molto aziende di trasporto hanno effettuato la sostituzione dei loro mezzi più vecchi, sostituzione che non era ulteriormente rimandabile. Per quanto riguarda gli autobus l’ultimo anno con dati positivi sulle nuove immatricolazioni è stato il 2010 (+9,6%rispetto al 2009). Da allora, sempre a causa della crisi e degli aumenti del prezzo del gasolio, vi sono stati due anni di cali severi. A far sperare in una possibile inversione di tendenza nel corso del 2013 è il fatto che il parco circolante continua ad invecchiare e che in alcuni casi la sostituzione dei mezzi più vecchi diviene sempre più urgente e non rimandabile”.

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