Sulla strada dell'Euro VI

Il mondo dei veicoli industriali anticipa i tempi: il 2013 è l’anno dell’Euro VI

Con più di un anno di anticipo rispetto alle automobili, la normativa EURO VI per i veicoli industriali entra già in vigore a partire dal 31 dicembre 2012. Questa normativa va a limitare ulteriormente rispetto alle precedenti, le emissioni di ossidi di azoto e di articolato prodotte da mezzi pesanti e autobus. In particolare, nel 2013 verrà applicata e gestita attraverso un processo di omologazioni dei mezzi già costruiti, mentre nel 2014 verrà applicata per le nuove immatricolazioni. Questa progressione numerica (da Euro0 a Euro VI) identifica proprio il graduale impegno nel cercare una soluzione quanto più vicina all’ottimale per abbattere l’inquinamento. Una strada, un progresso che impone alle case costruttrici di impegnarsi in ricerca e sviluppo affinché, non solo il motore, ma tutto il mezzo (auto o camion che sia) consenta una riduzione della emissione di sostanze inquinanti.

Nell’ultima normativa Euro V, le “sette sorelle” avevano individuato nei sistemi SCR (Selective Catalytic Reduction) ed EGR (Exshaust Gas Recycling) la giusta soluzione per attenersi alla regole imposte. Per l’Euro VI invece le case si stanno orientando verso una combinazione dei due sistemi SCR ed EGR, ed in aggiunta, a valle di questi, un catalizzatore ossidante, un filtro antiparticolato e un dispositivo per l’eliminazione dell’ammoniaca in eccesso.
Tutto questo però dovrà essere affiancato da un programma di manutenzione. Infatti, come rilevato dagli ultimi studi dell’Osservatorio Airp, il livello di emissioni nocive di un mezzo non sottoposto a manutenzione ordinaria è molto più elevato.
Per comprendere l’evoluzione della normativa, è possibile osservare la tabella 1 allegata. Quindi per tutti gli stati membri dell’Unione Europea, il riferimento di questi nuovi standard porterà negli anni ad avere un impatto ambientale minimo. Inoltre l’intento è quello di portare questo modello a livello mondiale in modo che, soprattutto per gli stati emergenti, la realizzazione dei nuovi veicoli avrà come riferimento di costruzione questi standard.

Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro svolto negli anni dalla CE che già nel 2005 aveva elaborato un documento, l’Action Plan Car e ampliato negli anni successivi. Il piano intende favorire gli investimenti nella ricerca e sviluppo per la riduzione delle sostanze inquinanti.

Tabella standard europei emissioni inquinanti veicoli commerciali pesanti

Standard	Data	Test	CO	HC	NOx	PM	Fumi
Euro I	1992 <85kw 1992 >85kw	ECE R-49	4.5 4.5	1.1 1.1	8.0 8.0	0.612 0.36
Euro II	10/1996 10/1998	ECE R-49	4.5 4.5	1.1 1.1	7.0 7.0	0.25 0.15
Euro III	10/1999 10/2000	ESC&ELR	1.0 2.1	0.25 0.66	2.0 5.0	0.02 0.10	0.15 0.8
Euro IV	10/2005	ESC&ELR	1.5	0.46	3.5	0.02	0.5
Euro V	10/2008	ESC&ELR	1.5	0.46	2.0	0.02	0.5
Euro VI	31/12/2013	ESC&ELR	1.5	0.13	0.4	0.01

Francesco Quintile


With more than a year ahead of the cars, the legislation EURO VI for trucks enters in force from 31 December 2012. This legislation goes further than the previous limit, emissions of nitrogen oxides and produced by articulated lorries and buses. In particular, in 2013 will be applied and managed through a process of approval of the means already built, while in 2014 will be applied for new registrations. This numerical progression (from Euro0 to Euro VI) identifies precisely the gradual commitment to seek a solution which is as close to optimal to reduce pollution. A road, a step that requires manufacturers to engage in research and development so that, not only the engine, but all the means (car or truck that is) permit a reduction in the emission of pollutants.
In the last Euro V legislation, the "seven sisters" had identified in the systems SCR (Selective Catalytic Reduction) and EGR (Exshaust Gas Recycling) the right solution to follow the rules imposed. For the Euro VI instead the houses are moving toward a combination of both SCR and EGR technologies, and in addition, downstream of these, an oxidation catalyst, a diesel particulate filter and a device for the elimination of ammonia in excess.
All this needs to be accompanied by a program of maintenance. Indeed, as detected by the latest studies Observatory Airp, the level of harmful emissions of a medium is not subjected to routine maintenance is much higher.
To understand the evolution of the legislation, it is possible to observe the attached table 1. So for all member states of the European Union, the reference of these new standards will bring in the years to have a minimal environmental impact. In addition, the intention is to bring this model to the world so that, especially for the emerging states, the implementation of the new vehicles will have as a reference for building these standards.
All this has been possible thanks to the work done over the years by the EC in 2005 had drafted a document, the Action Plan Car and expanded in subsequent years. The plan aims to encourage investment in research and development for the reduction of pollutants.