sabato 1 giugno 2013

Lupi: «Costi minimi solo per i contratti verbali e regole più stringenti per quelli scritti»



Chiudere con i contributi indifferenziati» e «revisione politica e negoziata delle norme sui costi minimi». Sono questi i due pilastri su cui il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha poggiato la sua audizione in Commissioni Trasporti del Parlamento del 29 maggio. Per la precisione, rispetto al primo punto, Lupi ha sottolineato come bisognerà evitare per il futuro – anche per il 2014 – di erogare risorse con le precedenti metodologie, per utilizzare ivnece le stesse risorse per promuovere: 
-  la riduzione del costo del lavoro; 
 - gli interventi finalizzati alla sicurezza; 
- la semplificazione dei meccanismi di riduzione dei pedaggi autostradali; 
- l’innovazione nell’organizzazione della produzione (veicoli ecologici, intermodalità, formazione ecc). 
Inoltre, il ministro ha anche sottolineato che bisogna arrivare a «cancellare dal Registro Nazionale le imprese che lavorano al di fuori delle regole».

Rispetto ai costi minimi, invece, Lupi ha informato di aver già convocato le parti interessate per discutere sull'argomento e di non voler esprimere una posizione del governo, essendo pendente un giudizio davanti alla Corte di Giustizia europea. In ogni caso ha spiegato che è «sempre preferibile una soluzione politica e regolata – espressa se necessario in norme regolamentari o legislative – piuttosto che una soluzione giudiziaria». Inoltre, il responsabile dei Trasporti ha indicato quali strade di uscita dall’attualeimpasse le seguenti soluzioni: 
-  nuove procedure di individuazione dei costi
-  eliminazione dall’art. 83 bis delle parti inapplicabili e inapplicate
- previsione del rispetto dei costi insopprimibili soltanto per i contratti verbali
- inserimento di nuovi stringenti elementi essenziali nel contratto scritto, come l’adeguamento del gasolio e dei costi esterni al vettore e i tempi di percorrenza, da rispettare per mantenere la qualificazione del contratto. 

Close with contributions undifferentiated "and" revision policy and negotiated the rules on minimum cost. "These are the two pillars on which the Minister of Infrastructure and Transportation, Maurizio Lupi, rested his hearing in Transport Committees of Parliament of 29 May. To be precise, compared to the first point, Wolves pointed out that we must avoid for the future - even in 2014 - to allocate resources with previous methodologies, ivnece to use the same resources to promote:
- The reduction of labor costs;
  - Interventions aimed at safety;
- The simplification of mechanisms for reducing road tolls;
- Innovation in the organization of production (eco-friendly vehicles, intermodality, training, etc.).
Moreover, the Minister also pointed out that we must come to "erase from the National Register of companies who work outside the rules."
Compared to the low cost, however, Lupi informed that they have already convened stakeholders to discuss the matter and did not want to express a position in the government, being a judgment pending before the European Court of Justice. In any case, he explained that it is "always preferable to a political solution and adjust - if necessary expressed in regulations or laws - rather than a judicial solution." In addition, the person in charge of Transport has indicated such as roads out of the present impasse the following solutions:
- New procedures for the identification of the costs;
- Elimination of art. 83a of the parties unenforceable and not implemented;
- Prediction of compliance costs irrepressible only verbal contracts;
- Introduction of new stringent essential elements in the written contract, as the adjustment of diesel and external costs to the carrier and journey times, to be respected in order to maintain the qualification of the contract.

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